Il direttore generale Jean Pierre Mustier decide di mettere in vendita 2 miliardi di euro di crediti non performanti: tra i vari acquirenti vi sono Banca Ifis e Cerberus
Jean pierre Mustier, a capo del gruppo bancario Unicredit ha deciso di mettere all’asta 2 miliardi di euro di crediti deteriorati, suddivisi in due progetti da 1 miliardo ciascuno, denominati Milano e Torino, rispettivamente. Il primo portafoglio, nonostante sia ancora in fase di avvio, prevede la cessione di un miliardo di euro di non performing loans secured, ossia crediti deteriorati che sono coperti da garanzia reale risultando in investimenti molto sicuri poiché garantiti da un valore vero e tangibile: l’immobile. Tra i gruppi a caccia degli NPL secured sembrerebbero esservi anche importanti fondi americani, secondo varie indiscrezioni.
Il secondo progetto, Torino, a differenza del primo, prevede la messa in vendita di un miliardo di euro di crediti deteriorati unsecured , ovvero crediti al consumo in sofferenza. A contendersi gli NPL unsecured sarebbero la Banca italiana Ifis ed il fondo americano Cerberus Capital Management.
Queste due cessioni vogliono seguire quella dell’anno 2017, denominata progetto Firenze, acquisita dalla MB Credit Solutions, società del gruppo Mediobanca, e Cerberus Capital Management, per un valore di 715 milioni di euro derivanti da contratti di credito non assistiti da alcun tipo di garanzia reale (pegno e ipoteca) e denominati chirografari.
Oltre ai sopracitati progetti, Unicredit vi ha creato un terzo portafoglio denominato Sandokan 2 il quale rientra nel piano di Unicredit di ridurre i portafogli problematici in seno alla Banca. Il progetto Sandokan prevede la cessione di inadempienze probabili immobiliari. Queste, denominate anche unlikely to pay immobiliari o UTP sono le esposizioni creditizie per le quali la banca giudichi improbabile il rimborso totale. Ciò che risulta in ogni caso preoccupante è il continuo aumento di portafogli di crediti deteriorati creati dalle banche e messi in vendita spinte dal bisogno di ripulire i propri bilanci.
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