Le aziende italiane sono sempre più a rischio per quanto concerne la fuga di dati e informazioni sensibili per mano dei dipendenti stessi, tant’è che il fenomeno in questione può essere paragonato al fenomeno degli hacker. Il problema sempre più diffuso potrebbe apportare preoccupanti danni all’azienda vittima della fuga di informazioni riservate e sensibili.
Ma come possiamo definire il dipendente “infedele”? Gli “infedeli” sono coloro i quali attraverso tecniche di social engineering e lo sfruttamento di tecnologie informatiche conseguono la sottrazione di dati sensibili riguardanti l’azienda o ancor peggio i colleghi di lavoro.
Ciò che spinge “l’infedele” a “rubare” può spaziare dalla volontà di avviare un’attività in proprio, vendere i dati in cambio di remunerazione ad un competitor, estorcere denaro dall’azienda per cui lavora, al semplice voler procurare dei danni economici e d’immagine dell’azienda stessa.
Fortunatamente vi esiste un modo per proteggersi dal data breach causato per mano degli “infedeli”. In primis vi deve esserci una politica interna che conceda l’accesso ai dati a pochi eletti, con cariche di privilegio e mansioni specifiche. Non soltanto la sopracitata internal policy dovrebbe tracciare un metodo di condotta sul posto di lavoro monitorando l’attività lavorativa dei dipendenti nei limiti consentiti dalla legge ma anche dotarsi di software sicuri ai fini di tenere sotto controllo la rete interna.
Esiste tuttavia un organo adibito alla protezione dei dati sensibili? La risposta è sì, e si tratta delle società di digital forensics, un ramo delle investigazioni operante nell’ambito informatico le quali utilizzando specifiche competenze e analizzando i dispositivi dei dipendenti possono risalire ad informazioni quali la sottrazione illecita di dati riservati. Il sistema di digital forensics non solo consegue a recuperare dati nella memoria dei dispositivi informatici ma anche aprire documenti bloccati da password o sistemi criptati. Inoltre il lavoro portato avanti dalla digital forensics può costituire in fase di procedimeni legali prova in sede giudiziaria.
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